I social network influenzano l’acquisto di libri?

I social network influenzano l’acquisto di libri?

I social network influenzano l’acquisto di libri? Se i consigli di lettura più seguiti rimangono quelli di amici e conoscenti, ad oggi la democratizzazione della comunicazione attraverso i social network, permette a molti piccoli e medi editori di raggiungere nuovi pubblici. Prima difficilmente raggiungibili.

I bookinfluencer contribuiscono a questo fenomeno di diffusione ampliando su scala globale l’effetto del passaparola.

Le segnalazioni sui social network rappresentano dunque il secondo fattore che influenza l’acquisto di libri: lo cita come decisivo il 14% dei lettori. Solo lo sconto è più determinante, con il 17% di citazioni tra i lettori.

Dopo sconti e social network, i fattori che più influenzano l’acquisto di libri sono l’esposizione in libreria (10%), le classifiche sui siti di e-commerce (6%), le recensioni-interviste sui giornali (5%), le interviste radiofoniche e televisive agli autori (5%), i consigli dei librai (4%) a pari merito con gli algoritmi di segnalazione dei siti di e-commerce.

Del 14% di lettori che si affidano ai social network, l’8% è influenzato nell’acquisto di libri da commenti postati da amici, conoscenti, personalità seguite ma non direttamente legati al mondo del libro. Il 6% da segnalazioni degli editori e il 4% da quelle di bookblogger, bookinfluencer e dalle community.

I dati derivano dalla ricerca presentata a Più libri più liberi – Fiera nazionale della piccola e media editoria organizzata da AIE (Associazione Italiana Editori) lo scorso dicembre 2022 a Roma.

Se guardiamo al genere dei lettori, le donne si dicono più spesso influenzate dai social (16%) degli uomini (13%).

Nelle fasce d’età, tra i 18-24 anni c’è la maggiore influenza (22%), che poi decresce con l’aumentare degli anni. Tra il 15% e il 13% fino ai 64 anni, per poi scendere all’11%.

Nella classifica dei social network dominano Instagram (54%) e Facebook (53%), seguiti da Youtube (29%) e Tik Tok (26%), Twitter al 14%.

Le recenti evoluzioni dei social network obbligano gli editori a investire per guadagnare visibilità. Non sempre però tali risorse rientrano nella disponibilità delle case editrici più piccole e potenzialmente penalizzate. Tuttavia per gli editori rimane indispensabile essere presenti sui social e seguirne l’evoluzione.

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