La Prossima Volta il Fuoco. James Baldwin.

Immagine con libro La prossima volta il fuoco. James Baldwin. Fandango Libri

La Prossima Volta il Fuoco. James Baldwin.

Noi non saremo liberi fino a quando gli altri non lo saranno.

Sono dirompenti le parole con cui James Baldwin apre uno squarcio all’interno della questione razziale, parole che trasudano una profondità di pensiero che solo può derivare da una memoria scritta sulla propria pelle. Passando attraverso la sua esperienza autobiografica, l’autore punta al cuore del controverso e infuocato dibattito che ha attraversato gli Stati Uniti negli anni ’60 riguardo alla lotta per i diritti civili. Momento che ha segnato una tappa fondamentale verso l’emancipazione del popolo afroamericano.

Pubblicato nel 1963 La Prossima Volta il Fuoco elabora una raffinata e chirurgica analisi della società americana, mettendo in luce le forti contraddizioni di un sistema che con una mano impugna la bandiera della libertà e con l’altra, dietro alla parola “integrazione”, soffoca la coscienza di un’intero popolo, confinandolo in un ghetto tomba del suo destino:

Questo paese innocente ti ha confinato in un ghetto, e in questo ghetto è stabilito che tu marcisca. Sarò più preciso, perché qui è il nocciolo della questione, è qui l’origine della polemica mia col mio paese: tu sei nato dove sei nato e hai di fronte a te il futuro che hai perché sei nero, per questa e per nessun’altra ragione.

Lo scrittore statunitense pone l’accento su come un intero popolo, privato del senso del proprio valore, rappresenti il prodotto più pericoloso di una società. Fino a che punto infatti potrà spingersi colui che non ha più nulla da perdere? Di qui il rifiuto delle tesi di movimenti, come ad esempio quello della Nation of Islam, che fondano la libertà degli afroamericani su un’idea di razzismo al contrario:

La glorificazione di una razza e la conseguente degradazione di un’altra – o di altre – ha sempre spianato la strada al delitto.

Baldwin, auspica la libertà del proprio popolo all’interno degli Stati Uniti ma questo deve avvenire attraverso la salvaguardia della dignità e delle anime della propria gente, rifiuta pertanto qualsiasi tentativo da parte dei neri di fare ciò che è stato loro inflitto. In questo risiede il potente messaggio del suo pensiero. L’autore è fermamente convinto che l’occasione per il popolo americano di riscattarsi dalle ombre di un passato atroce sia quello dell’amore. Amore inteso come aspirazione universale a cercare, osare ed evolversi. Gli afroamericani potranno essere liberi solo una volta che l’uomo bianco si sarà liberato dalla tirannia del suo passato, solo una volta che avrà accettato di riesaminare ciò in cui è convinto di credere, accettando di essere giudicato da chi bianco non è e di essere visto nella sua vera realtà:

Il bianco d’America proietta sul negro le proprie intime paure ed aspirazioni, quelle che lui stesso non riconosce e che gli sembrano incomunicabili. L’unica maniera per liberarsi dalla tirannica influenza che il negro esercita su di lui è di accettare, a tutti gli effetti, di diventare negro egli stesso, di diventare parte di quella nazione martoriata e danzante…

Il prezzo della liberazione dei bianchi è la libertà dei neri. Per diventare realmente una nazione hanno bisogno gli uni degli altri.

Quella di James Baldwin è un’indagine che guarda al futuro del popolo americano attraverso gli occhi della riconciliazione, possibile solo attraverso l’accettazione e il riconoscimento da parte dei bianchi delle atrocità commesse. Solo se non verranno meno al proprio dovere, i due popoli saranno in grado di porre fine all’incubo razziale e cambiare in questo modo la storia. Se non avranno il coraggio di realizzare questo incontro non faranno altro che fomentare l’odio e la separazione, adempiendo a quella profezia biblica divenuta poi un canto di schiavi:

Dio mandò a Noè il segno dell’arcobaleno. Non più acqua: la prossima volta il fuoco!

🖤

Titolo: La Prossima Volta il Fuoco
Autore: James Baldwin
Traduzione: Attilio Veraldi
Casa Editrice: Fandango Libri
Anno di edizione: 2020
Genere: saggio
Pagine: 118
Voto: 5/5

James Baldwin (1924 – 1987) di Harlem, dopo il diploma si trasferisce al Greenwich Village dove incontra lo scrittore Richard Wright che, resosi conto del suo talento, gli procura una borsa di studio per Parigi. A partire dal 1948 Baldwin vivrà fra il sud della Francia e gli Stati Uniti dove diventa uno degli esponenti più autorevoli del movimento per i diritti civili. Autore prolifico, saggista, drammaturgo e romanziere, nella sua scrittura si intrecciano i temi dell’omosessualità, del razzismo e del blues. Fandango Libri sta ripubblicando l’intera opera dell’autore. Nel 2017 è uscito La stanza di Giovanni, nel 2018 Se la strada potesse parlare e nel 2019 Un altro mondo.

Tags:
,


error: Content is protected !!