12 Gen IL Maestro dei Morti. Yannick Roch.
1933. Parigi è attraversata da una nube di misteriosi avvenimenti, che inquietano le notti di un’illustre borghesia perbenista. Tra le mura degli appariscenti palazzi della Ville Lumière, voci sinistre bisbigliano a proposito dell’enigmatico Monsieur Larnac e dei suoi oscuri spettacoli di magia. In questo cupo scenario una donna scompare: madame Géraldine, moglie del celebre editore Ambroise Lathune, sembra come inghiottita dal ventre di una città sempre più omertosa.
Un caso complicato, che metterà a dura prova la polizia capeggiata dall’ispettore Lequeof il quale, suo malgrado, dovrà affidarsi alle intuizioni dei due investigatori privati Renard e Tortue, dai metodi non sempre ortodossi, ingaggiati dalla disperata Sophie, figlia di madame Lathune:
…facciamo un mestiere da ratti, caro amico: dobbiamo andare dove la polizia ha paura di andare, strappare informazioni, oppure comprarne o scambiarne, avere a che fare con gente pericolosa. Quando pediniamo qualcuno, lo facciamo come fanno i predatori. Spesso dobbiamo spiare degli innocenti per proteggerli, dobbiamo scendere a patti con il marcio di questa società.
In linea con la tradizione dei classici polizieschi, Il Maestro dei Morti, esordio letterario del francese Yannick Roch, conduce il lettore nelle atmosfere intriganti di un romanzo dalle sfumature noir.
Emerge il ritratto di una società borghese conservatrice, incastonata nella quotidianità di una vita ripetitiva e monotona. Un mondo combattuto tra la salvaguardia di un’impeccabile condotta morale e il desiderio proibito di abbandonarsi alle più oscure tentazioni. Una realtà in cui le donne non hanno possibilità di emergere, perché escluse da un universo di emancipazione. Saranno proprio le figure femminili di questa storia ad avere maggior rilevanza, con le loro fragilità, le loro passioni e l’ardente desiderio di riscatto sociale, per spezzare le catene di un mondo che le vuole come placide custodi del focolare domestico.
I personaggi, tra segreti e ambizioni pericolose, animano la storia con una caratterizzazione ben delineata, in alcuni casi pittoresca. La narrazione, incalzante, si sviluppa tra suspence e ironia, riuscendo abilmente a catturare la curiosità del lettore. Una scrittura scorrevole e dialoghi ben articolati rendono piacevole la lettura fino alle ultime battute. L’indagine dell’intraprendente coppia di investigatori privati getterà luce sui tenebrosi retroscena che si annidano tra le pagine del romanzo, riuscendo a sorprendere il lettore senza tuttavia coglierlo alla sprovvista.
Chissà che l’autore non ci riservi un’altro intrigante episodio dei due “più grandi impiccioni di tutta Parigi”.
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Titolo: Il Maestro dei Morti
Autore: Yannick Roch
Casa Editrice: Les Flâneurs Edizioni
Anno di edizione: 2017
Genere: romanzo poliziesco
Pagine: 160
Voto: 3/5
Yannick Roch è nato in Francia nel 1983. Appassionato da sempre di lettura, di scrittura e di viaggi, si è trasferito da una decina di anni in Italia, dove insegna la lingua francese e lavora come traduttore. Ideatore del blog INCHIOSTRO NOIR.