Le Nostre Anime di Notte. Kent Haruf. Audiolibro

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Le Nostre Anime di Notte. Kent Haruf. Audiolibro

Quante volte vi è capitato di leggere un libro dalla storia appassionante e sulla scia di questo entusiasmo guardare il film omonimo? E qui l’eterna diatriba: c’è chi dice che i film non possano raggiungere il trasporto e la bellezza della narrazione dei libri, chi invece sostiene il contrario per via di incontri più fortunati. Per motivi fortuiti e strane coincidenze astrali, a volte mi è successo di intercettare prima il film e solo successivamente di leggere il libro da cui questo era tratto. Seppure il libro si fosse rivelato più coinvolgente perché più completo, probabilmente il film in qualche modo era riuscito a fare breccia. Perché questa premessa? Oggi voglio parlarvi di un libro da cui poi è stato tratto il film omonimo. Mi sarà piaciuto?

Il libro in questione è “Le Nostre Anime di Notte” grazie al quale è avvenuto il mio incontro con lo scrittore americano Kent Haruf. Per la prima volta sono stata a Holt , cittadina immaginaria del Colorado, dove l’autore ha ambientato anche la fortunata “Trilogia della Pianura”.

Si può essere amici, amanti, intimi confidenti a Ottant’anni? Quando la vita sembra a tal punto aver dato tutto quello che poteva offrirti, quando non sembra più lecito desiderare, quando tutte le persone per cui ci si è sacrificati sono ormai distanti? Quale senso si può trovare nel vivere una relazione quando ormai ci si è rassegnati alla solitudine della notte, quando sembra scontato ritrovarsi nelle notti solitarie tra le lenzuola silenziose del propio letto? Questo romanzo è un leggero sussurro, una delicata ma allo stesso tempo profonda storia di vita che ci porta a conoscere un amore combattuto tra libertà e rimpianto.

Eddie Moore un giorno bussa alla porta del suo vicino da casa Louis Waters presentandosi con una domanda diretta quanto bizzarra: vuoi passare le notti da me? Anche lui vedovo, accetta l’inaspettata proposta. Ha così inizio una storia di affetto, condivisione e scoperta di due mondi fino a quel momento così distanti e solitari. Con la complicità della notte, ascoltati solo dalle stelle, i due protagonisti ci condurranno nelle pieghe più nascoste delle loro vite passate, animati dal desiderio di dare un senso al tempo che resta loro da vivere. Tuttavia la comunità della piccola Holt non accetterà questa relazione, considerata fuori luogo, ribelle e incresciosa. Presto i due amanti dovranno scontrarsi con una realtà che non può comprendere e accettare che la vita abbia ancora qualcosa da regalare quando tutto sembra prosciugato per via dell’età avanzata. Cosa sceglieranno Eddie e Louis tra la libertà delle loro emozioni e il rimpianto?

Un libro che mi ha emozionato e di cui consiglio la lettura. Haruf ha la grande abilità stilistica di farci entrare in punta di piedi nelle vite dei personaggi senza apparentemente descriverle. Eddie e Louis diventano reali e l’empatia con la loro storia è inevitabile.

Dopo aver letto il libro ho guardato il film omonimo con la coppia Robert Redford e Jane Fonda che già avevo amato nel film “A Piedi Nudi Nel Parco” del 1967 che vi consiglio di non perdervi: un’esilarante commedia che ci porta a spasso per il Greenwich Village.

Come anticipato nella mia premessa, non sempre il film risulta all’altezza del libro cui si ispira. Ammetto che è il caso anche di “Le Nostre Anime di Notte”, seppure con qualche riserva. Un elemento caratterizzante del libro è lo stile narrativo, che si avvale di un considerevole uso di dialoghi, bellissimi e coinvolgenti. Ciò che si legge tra gli scambi dei due personaggi rappresenta l’essenza del libro, aspetto che inevitabilmente si perde sulla pellicola. La trama del film non subisce modifiche invasive, seppure alcuni elementi secondari vengano modificati ai fini narrativi. Per quanto possa essere un buon film, grazie sicuramente a due interpreti di innegabile profondità artistica, vi confesso che non è riuscito a soddisfarmi pienamente. Sono stata contenta di aver letto il libro di Haruf per aver potuto godere appieno della meraviglia di questa storia.

A mio avviso il fatto che un film riesca a soddisfare pienamente un lettore dell’opera originale, dipende ma molte variabili: dalla storia, da come nel libro è narrata, da scelte di regia etc. A volte ci sono risultati più riusciti, altre meno. Sicuramente in questo va considerato che si tratta di due mezzi comunicativi diversi e che ognuno ha le sue regole, punti di forza, punti deboli e soprattutto che funzionano in modo diverso. Per questo alle volte forse può risultare non molto appropriato un paragone così immediato. Voi cosa ne pensate?

Se volete fare un’esperienza diversa ma tuttavia coinvolgente, vi consiglio di ascoltare l’audiolibro letto dalla voce ammaliante di Sergio Rubini, capace di infondere grandissimo spessore ai personaggi e di lasciare un segno ancora più coinvolgente attraverso la bellezza delle parole di Kent Haruf.

Dov’è la tua mano?

Propio qui accanto a te, dove sta sempre.

🖤

Titolo: Le Nostre Anime di Notte
Autore: Kent Haruf
Traduzione: Fabio Cremonesi
Casa Editrice: NNE
Anno di edizione: 2017
Genere: romanzo
Pagine: 176
Voto: 4/5

Kent Haruf (1943-2014) è stato uno dei più apprezzati scrittori americani, ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Whiting Foundation Award e una menzione speciale dalla PEN/Hemingway Foundation. Con il romanzo Il canto della pianura è stato finalista al National Book Award, al Los Angeles Times Book Prize, e al New Yorker Book Award. Con Crepuscolo, secondo romanzo della Trilogia della Pianura, ha vinto il Colorado Book Award. Benedizione è stato finalista al Folio Prize. NN Editore ha pubblicato tutti i libri della trilogia ambientata nella cittadina di Holt, compreso Le nostre anime di notte, uscito postumo nel 2017.



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