Figlia del cuore. Rita Charbonnier.

Immagine con libro: figlia del cuore. Rita Charbonnier

Figlia del cuore. Rita Charbonnier.

Ci sono due tipi di figli, quelli della pancia e quelli del cuore, e che sono tutti figli lo stesso.

Ormai arrivati alla conclusione di quest’ anno così problematico, sono molti i bilanci che facciamo. Tra questi anche quelli dei libri più belli letti nel 2020. Ho fatto bene ad attendere fino all’ultimo nel pronunciarmi, perché da aggiungere alla lista sicuramente c’è Figlia del cuore di Rita Charbonnier pubblicato da Marcos y Marcos Editore.

Che cos’è famiglia?

Lo scopriamo attraverso il racconto di Ayodele, bambina nigeriana figlia di immigrati arrivati dal mare. Rimasta orfana della madre, venuta a mancare a seguito di una morte violenta, Ayodele vive con il padre e il fratellino presso una casa di accoglienza delle suore. Ben presto però viene affidata a Sara, una giovane donna single che non può avere figli.

Questa storia, ispirata a eventi realmente accaduti, è il flusso di coscienza di una bambina che si trova a confrontarsi all’improvviso con quella “marziana”, come la chiama lei, tutta regole e sermoni, che “gioca” a voler fare la mamma. Entriamo così nei pensieri di Ayodele e sentiamo sulla pelle la sua paura di amare, viviamo la sua evoluzione interiore, il suo mutismo che progressivamente si schiude alla vita, la storia di un “diamante grezzo” che comincia a brillare.

Nessuno mi aveva mai chiesto niente e io non avevo mai chiesto niente a nessuno.

Con gli occhi e i pensieri di Ayodele viviamo anche le difficoltà iniziali nel rapporto con Sara, il suo disinteresse affettivo che solo nonna Angela ha il potere magico di vincere, grazie anche alla sua fantastica torta di mele e cannella che tutto riappacifica. Non voglio dirvi troppo, ma a questo proposito nel libro troverete una “dolce” sorpresa!

Pagina dopo pagina assistiamo alla trasformazione dei sentimenti della bambina verso la sua affidataria, che da rompiscatole e marziana progressivamente diventa Sara e poi mamma

Nel romanzo Rita Charbonnier affronta e mescola diverse tematiche estremamente attuali. Emergono quelle che possono essere le fragilità emotive che deve affrontare chi adotta un bambino, l’impossibilità per le persone non sposate di poter passare dall’affido all’adozione; l’immigrazione che porta spesso con sé storie di miseria e solitudine; e ancora l’incontro tra culture diverse. Ma soprattutto l’autrice si interroga sul significato più vero dell’essere famiglia, al di là della biologia.

Vivendo con Sara avevo imparato che ci sono diversi tipi di famiglie, non ce n’è uno solo, e che un tipo di famiglia non è migliore di un altro a prescindere.

La scelta stilistica di Rita Charbonnier è particolarmente efficace. Il linguaggio è diretto, schietto, il registro è caratterizzato da elementi vicino al gergo giovanile, aspetto che conferisce realismo e credibilità alla storia. E’ una bambina che parla, con il suo modo di esprimersi e i suoi pensieri senza veli: divertente, ironica, quanto a tratti spietata e tagliente. Gli avvenimenti della storia giungono a noi come una eco grazie alla voce della protagonista, elemento che ci focalizza ancora di più sui suoi sentimenti e sulle sue percezioni. I personaggi sono raccontati attraverso la lente con cui Ayodele guarda il mondo, una lente che cambia nel corso del racconto mano a mano che lei stessa comincia ad aprirsi all’amore.

La mia storia, che è una storia di gratitudine.

Vi ho fatto incuriosire abbastanza?

Lo spero davvero perché Figlia del cuore è una storia da scoprire e da amare, io la porterò con me anche oltre questo 2020.

Un libro particolarmente consigliato a chi sia pronto ad accogliere un’emozione profonda che, con un tuffo al cuore, farà comprendere quanto l’amore tra un genitore e un figlio vadano al di là delle barriere culturali e biologiche.

Un grazie speciale alla Casa Editrice Marcos y Marcos, all’Ufficio Stampa Scrittura a Tutto Tondo e a Nicole per questo prezioso omaggio.

Che cos’è famiglia?

la famiglia è un cerchio che diventa cuore.

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Rita Charbonnier ha studiato pianoforte e canto, si è diplomata presso la Scuola di teatro classico Giusto Monaco dell’Istituto nazionale del dramma antico, a Siracusa, e ha frequentato il Corso di formazione e perfezionamento per sceneggiatori della RAI, a Roma. Ha collaborato come giornalista ed esperta di teatro con diverse riviste, e scritto soggetti e sceneggiature che hanno ottenuto riconoscimenti tra i quali la Film Story Competition del programma europeo MEDIA. È anche attrice e ha lavorato con personalità di rilievo: Nino Manfredi, Aldo Trionfo, Renato Nicolini, Lucia Poli, Antonio Calenda, per citarne solo alcuni.
Ha inoltre scritto racconti, monologhi teatrali e testi di argomento musicale. Si esibisce in reading musicali e recital. Il suo primo romanzo, La sorella di Mozart (Corbaccio 2006, Piemme Bestseller 2011), è stato pubblicato in dodici paesi. La strana giornata di Alexandre Dumas e Le due vite di Elsa (Piemme 2009 e 2011) completano un trittico con protagoniste personaggi femminili e la Storia.



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